lunedì 29 settembre 2014

Con la riforma della giustizia civile 50mila cause fuori dai tribunali

Oltre 50mila controversie fuori dai tribunali. È questa la prima valutazione d'impatto del decreto legge sulla giustizia civile (n. 132) fatta dallo stesso ministero. Se sia un numero soddisfacente e tale da permettere alla magistratura di aggredire in maniera più intensa l'arretrato e di ridurre la durata delle cause in primo grado è da vedere. Tuttavia, quando ancora non sono noti i contenuti delle correzioni che verranno apportate al testo da parte del Governo per rendere più appetibili le vie alternative di risoluzione delle liti, i numeri sono quelli contenuti nella relazione tecnica depositata in Senato dove ieri l'esame del provvedimento è proseguito con l'audizione delle associazioni forensi.

Nel dettaglio, sul versante della negoziazione assistita, anche se su questo quanto la componente di azzardo della stima è elevata, il ministero della Giustizia ritiene che potranno essere definiti attraverso questa procedura, anche nella sua veste di condizione di procedibilità in alcune aree del contenzioso, circa 35mila controversie. Con un effetto collaterale non proprio irrilevante determinato da una perdita di gettito, da mancato pagamento del contributo unificato, che si aggirerà intorno ai 3 milioni e mezzo.

A queste 35mila controversie destinate a non approdare mai davanti ai giudici se ne aggiungeranno poi altre 17mila. Tanti sono infatti procedimenti di separazione, di divorzio, di cambiamento delle condizioni economiche di entrambi che seguiranno una delle due vie semplificate messa punto dal decreto, una con la presenza necessaria di un avvocato, l'altra davanti all'ufficiale di stato civile. Un numero cui si arriva, spiegano i tecnici di via Arenula, tenendo conto che i procedimenti di separazione e divorzio sopravvenuti in corso d'anno sono circa 80mila, la metà dei quali con figli minori (la presenza di figli minori esclude il ricorso alle vie semplificate). In astratto, quindi, sono circa 40mila i procedimenti che potranno essere interessati dalle novità del decreto legge. Per le stime del ministero 10mila saranno gestiti attraverso la negoziazione assistita, mentre 7mila attraverso l'alternativa davanti all'ufficiale di stato civile.


Fonte: http://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/guidaAlDiritto/dirittoCivile/2014-09-25/con-riforma-giustizia-civile-50mila-cause-fuori-tribunali-111546.php 

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